E da Berlino è tutto… La nostra narrazione riprende giovedì 2 maggio con le prossime prove che settimanalmente scandiscono il nostro anno “artistico”.
Certamente quattro giorni rimarranno a lungo impressi nella nostra memoria. Tante immagini, tante persone, tante esperienze, ciascuna delle quali ci ha per parte sua aiutati a capire quale sia stata la storia di questa città, univocamente rinomata oggi come una delle capitali più giovani in Europa. Giovane non solo grazie ai tanti studenti che si formano in uno dei suoi quattro atenei, ma anche perché architettonicamente in continua evoluzione – secondo le parole di Stefano e Giuseppe, la due guide che ci hanno accompagnato nelle nostre giornate tedesche.
Giornate iniziate in una frizzante mattinata di fine aprile, il 25 per la precisione, quando il nostro “cammino” è partito di primissimo mattino, alle ore 4. Ed è stata – quella del 25 – una estenuante giornata di viaggio: sedici ore per attraversare per intero il territorio austriaco da sud a nord; e poi – ancora verso nord – fino alla Capitale della Germania unificata, non lontana peraltro dal confine orientale.
Ebbene il viaggio non è stato certo fra i più comfortevoli: quasi sedici ore di pullman si fanno sentire indubbiamente, e alla fine pesano sulle gambe, per quanto gli autisti che si alternavano al volante dell’autobus, fermandosi come da prassi ogni due ore all’incirca permettevano anche a noi di sgranchirci le gambe e di trarne così sollievo.
Guardandoci attorno, però, il paesaggio contribuiva ad alleviare la fatica: distese verdi immense a disegnare per lunghi tratti la linea dell’orizzonte, cui si alternava una fitta boscaglia – in evidente stato di sofferenza per il lungo periodo periodo di siccità invernale appena trascorso. Procedendo verso Nord – ancora – un sempre più continuo fiorire di pale eoliche, oltre a una centrale nucleare a segnare un orizzonte neanche troppo lontano.
E così la sera del 25 aprile eccoci a Berlino.
Ovviamente,un’uscita corale abbia come suo fulcro un concerto, che anche in questa occasione non è mancato, sabato sera nella stupenda cornice della Sankt Lukas Kirche.
Concerto andato bene – stando al parere del direttore, che alla fine se ne è detto soddisfatto.
Le due giornate successive sono state dedicate da parte nostra alla visita dellla città, e dei tanti luoghi simbolo che la caratterizzano e ricordano la storia del suo travagliato Ventesimo Secolo, fra cui quelli più significativi sono stati rappresentati dal Memoriale di Sachsenhausen (ex Campo di concentramento non lontano dal centro della Città) e naturalmente dal Muro, eretto – in una sola notte nell’agosto del 1961 – allo scopo di isolare Berlino Ovest, facendone una sorta di enclave occidentale nell’ambito del territorio controllato dai Sovietici.
E, da ultimo, i dovuti rigraziamenti a Giuseppe e Stefano, che sono stati i nostri ciceroni in questi giorni berlinesi e fanno parte della numerosa comunità italiana (sono circa 30mila i nostri connazionali che a Berlino risiedono stabilmente), ai due autisti della Ditta D’Orlando che ci hanno condotti fino a Berlino e ritorno, e – primi fra tutti al nostro corista Alberto Paolini che, con la sua famiglia, tanto si è speso per la buona riuscita di questo viaggio.
Di seguito alcuni scatti a testimoniare i momenti salienti della trasferta.